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Una settimana stellata: l'Argine a Vencò

Quest’anno, complice un’occasione speciale, ci siamo recati in uno dei locali stellati del Friuli Venezia Giulia, ai suoi confini in realtà, dove è nato da alcuni anni L’Argine a Vencò.
Il locale è diventato famoso di recente grazie alla partecipazione dello chef Antonia Klugmann come giudice di Masterchef.
Mi sembra un po’ presuntuoso farne una recensione come sono solita scrivere, perché è già stato dimostrato, con l’entrata nell’Olimpo dei locali stellati, che L’Argine a Vencò è un ristorante ottimo dove tutto viene curato nei minimi dettagli. Il mio sarà quindi un semplice racconto di questa food experience, con alcune foto che non renderanno davvero l’idea di tutto il contesto, ma spero vi entusiasmi tanto da andarci quanto ha entusiasmato me.
Arrivati per la cena ci siamo immersi in questo splendido locale situato al centro della natura con vigneti e boschi, essendo sera non abbiamo avuto modo di ammirarne l’affascinante paesaggio nel suo insieme, ma l’atmosfera soffusa di sera lo ha reso ugualmente magico.
Possiamo dire di essere stati davvero baciati dalla fortuna perché il nostro tavolo era situato a lato della cucina a vista, a cui lo chef tiene da sempre, per eliminare quella barriera che siamo soliti avere tra sala e cucina. Eccoci quindi trasformati in un Grande Fratello di Orwell dove i nostri occhi seguivano con curiosità maniacale ogni mossa dello chef e di tutti i suoi collaboratori.
calamaro, castagne, crescione 
Il menù si suddivide in 3 tipologie di degustazione, il piccolo composto da 5 portate, il medio composto da 6 portate e infine il menù Territorio: vita in movimento da dieci.
Noi abbiamo optato per l’ultimo per immergerci nella cucina dell’Argine a Vencò.
Durante la visione di Masterchef negli anni, mi sono sempre chiesta come fosse possibile che ogni giudice pretendesse che le varie postazioni di cucina fossero sempre in ordine: lo trovavo quanto meno pretenzioso, perché si lavora con molta gente, si ha poco tempo a disposizione, invece è tutto vero, ogni movimento in una cucina stellata è una vera danza. Si percepisce la caoticità del momento, ma mai la perdita del controllo.
semi amaranto e girasole
millefoglie di zucchine fritta, tapioca, aglio, olio, peperoncino
Credo che la nostra fortuna sia stata quella di aver apprezzato forse più di tutti gli altri commensali, la preparazione di ogni portata che ci è stata servita, perchè ne abbiamo visto la creazione. Nessun piatto esce senza che lo chef lo abbia impiattato e perfezionato, si assistono anche a dei piccoli e normalissimi screzi di incomprensione, segno che siamo pur sempre davanti a degli esseri umani. Il vetro che ci divide è comunque insonorizzato, quindi non si sente nulla, ma si percepisce un fenomenale gioco di squadra come un’orchestra davanti al suo direttore.
Per chi non fosse mai stato in un locale stellato uno dei film a mio parere più fedele, che si avvicina all’idea di cosa ci si può aspettare è “il sapore del Successo” che vede come protagonista un Bradley Cooper nelle vesti di un ambizioso chef stellato, che cerca di risalire la china dopo un periodo buio.

gnocchi rapa rossa, prugna e rosa
lumache brasate, frittata alle erbe e maionese
Al termine della serata, come ogni locale stellato che si rispetti c’è il giro dello chef, due chiacchere per presentarsi e avere un contatto diretto con chi è stato l’artefice della nostra serata, un’attenzione che dovrebbe estendersi anche ad altri ristoranti secondo il mio punto di vista.
Il personale, preparatissimo, allietava piacevolmente i commensali, veloci e silenziosi slittavano di tavolo in tavolo chiaccherando di vini e cibo, ma lasciando il cliente da solo a gustare di questa esperienza nel momento giusto.


Il conto è giustamente stellato, spero sempre sia chiaro a chi mi legge che quando ci rechiamo in un locale, bisogna valutare tutto l’insieme, in questo caso non si è semplicemente andati in un ristorante a mangiare qualcosa di buono, si ha vissuto una esperienza extrasensoriale,  dove si viene guidati alla scoperta del cibo e del suo territorio, in questo caso il Friuli.
gelato di pane di pasta madre, sorbetto all'uva fragola
Sono dell’idea che l’Argine a Vencò sia sottovalutato con l’assegnazione di “una sola” stella Michelin, ma confido che entro breve riesca a conquistarne un’altra perché il livello è a dir poco eccelso.
Per chi fosse interessato ad andarci vi informo che le prenotazioni si possono effettuare rigorosamente online, vengono aperte con un mese di anticipo e vi consiglio di farlo il prima possibile perché è veramente difficile trovarvi posto.

località Vencò
34070 Dolegna del Collio (GO)

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