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Giordania, cosa vedere e mangiare

Lasciata Gerusalemme (il post precedente lo trovate qui), non nego con molto dispiacere, abbiamo preso l’auto a noleggio e iniziato la nostra discesa a sud di Israele per arrivare al confine e attraversare la Giordania.
L’auto la potete lasciare nel grande parcheggio e poi raggiungere a piedi il confine e gli innumerevoli controlli.
ATTENZIONE: esiste una tassa d’ingresso in Giordania corrispondente a 5 dinari (circa 6euro). Vi invito inoltre a fermarvi almeno tre notti così da evitare la tassa di uscita dal paese, corrispondente invece a circa 50euro per persona, questo è stato fatto per evitare il turismo mordi e fuggi verso Petra. Tuttavia una volta consapevoli dei prezzi le escursioni in giornata per Petra si possono fare tranquillamente.


Ci siamo recati poi con un taxi al punto per ritirare le altre auto noleggiate, mi raccomando, verificate che sia funzionante e in buono stato. A noi ne è capitata una con la batteria malandata che ci ha lasciato in panne ben tre volte, ma abbiamo sempre trovato delle persone gentilissime in giro pronte con i cavi a farcela rimettere in moto. (ringraziandoli sempre con una piccola mancia)
L’autostrada in Giordania è ben diversa da quella in Israele, ve lo spiego così:

LA FOTO Più RAPPRESENTATIVA DI QUESTA VACANZA IN GIORDANIA
incontrerete diversi posti di blocco e una miriade di dossi, quindi andate piano altrimenti rischiate di tirare delle inchiodate e rovinare l’auto. La diversità tra Israele e Giordania l’ho constatata proprio sulla strada: se da una parte vediamo guard rail e autogrill dall’altra troverete cammelli in mezzo alla strada o gente che attraversa a piedi le corsie autostradali per vedere incidenti dalla parte opposta o ancora militari ai posti di blocco distesi a terra a pregare durante il tramonto.
WADI RUM
L’esperienza nel deserto è stata incredibile, non ve la so descrivere a parole, lo faranno le foto al posto mio. Il ragazzo che gestiva il nostro campo, Mohammed, è stato di una gentilezza e disponibilità disarmante. Siamo anche stati invitati a casa di suo zio che ci ha servito del tè bollente e regalato qualche foglia per poterlo fare noi in casa. Con lui abbiamo fatto un’escursione in jeep nel deserto, attraversando dune e sabbia bollente, visitato la casa di Lawrance d’Arabia e attraversato poi l’ultimo pezzo di deserto sui cammelli. Non aspettatevi bagni funzionanti, igiene super curata, ma un’ immersione nel mondo dei beduini che fa apprezzare ciò che abbiamo e ci fa sentire davvero fortunati.
Cena, colazione, escursione in jeep e sui cammelli ha comportato una spesa di 50 euro a persona. VERAMENTE NIENTE rispetto all’esperienza di vita che si porta a casa.
BEDOUIN EXPERIENCE CAMP

LE TENDE, LETTI COMODI, COPERTE E PRESE ELETTRICHE. 

CAMILLA CHE DALL'ALTO SALUTA, CON L'AIUTO DEL BEDUINO CHE L'HA ACCOMPAGNATA


LA DISCESA DI CORSA DA UNA DELLE DUNE DI SABBIA

PETRA
Ecco su Petra non avrò gli stessi commenti super positivi che ho avuto per il deserto. Non c’è la magia di Indiana Jones che raggiunge il tempio di Alessandretta, i giordani hanno capito molto bene come spremere i turisti in questa piccola città. L’ingresso al sito archeologico è molto simile ad un’entrata a Gardaland, biglietteria, shops, panchine dove sedervi. Si raggiunge a piedi o a dorso di cammello e asini lungo un tragitto di un chilometro circa. E si arriva BAM al famosissimo e superinstagrammato Tesoro di Petra.
È sicuramente d’effetto, ma i baracchini che vendono souvenir e l’odore acre degli escrementi di animali sparsi per tutto il sito faranno svanire leggermente la magia. Per visitare bene Petra ci vogliono diverse ore, meglio sempre arrivare di mattina.
Il Petra by night, evento notturno che intrattiene i turisti per un paio d’ore è affascinante ma affollato. Si sorseggia del thè caldo ascoltando i beduini suonare i loro strumenti musicali mentre TUTTI sono alla ricerca dello scatto fotografico migliore. (con la reflex il cavalletto mi raccomando). Non so se ve la consiglierei come visita, potrei dire che “fatto 30 fate 31”, forse ci aspettavamo qualcosa di più, uno spettacolo più lungo, meno turisti, non lo so…



- L’ALTARE DEL SACRIFICIO: non fatevi ingannare dal cartello “treasure view” se volete la foto instagram dovete farvi accompagnare dai ragazzini che vi chiedono continuamente “do you wanna go up?” noi abbiamo optato per una scalinata poco sfruttata dai turisti (e infatti a saperlo…) , 800 gradini circa che vi portano in cima alla montagna per ammirare il panorama dall’alto o farvi un pianto liberatorio come è successo a me. Ma non sono pentita di averlo fatto anzi è stata una grande soddisfazione per una persona poco sportiva come me.
Per la visita completa a Petra il costo è di 60euro per persona, mentre per il Petra by night di 20. Non proprio economicissimo.

AVREMMO DOVUTO CAPIRLO DAI TURISTI CONTATI CHE SALIVANO E DALLO STESSO BEDUINO SULL'ASINO CHE SAREBBE STATA DURA
LA VISTA DALL'ALTO
Dopo Petra abbiamo raggiunto una città di mare Aqaba, comprendendo veramente il caldo afoso di agosto in questo stato.
Molto stanchi dalla giornata ci siamo recati a cena, un ristorante con vista sul Mar Rosso, veramente molto affascinante.


La nostra idea era di rimanere in Giordania il giorno seguente per andare al mare, ma è stata abbandonata quando abbiamo letto che le spiagge erano accessibili per tutti ma eticamente non avrebbero visto di buon occhio noi donne in costume. Nessuno ci avrebbe detto nulla forse, però se volete evitare sguardi indiscreti consiglio di riattraversare il confine e andare dalla parte opposta, sempre sul Mar Rosso, ma in Israele.
Abbiamo raggiunto con facilità la spiaggia di Eliat, la Dolphin Reef, pagato un ingresso, e fatto il consueto “controllo degli zaini”.
C’è la possibilità di fare il bagno con i delfini, ma bisogna prenotarlo per tempo, perché ovviamente ad agosto non troverete disponibilità. Il mare è meraviglioso, sembra di nuotare in un acquario con pesci di ogni colore e la barriera corallina. È pieno di bambini urlanti, ma esiste una zona off limits ai minorenni con sedie e divanetti per chi vuole rilassarsi un attimo. Idea Geniale!

QUASSù LA ZONA RELAX PER GLI ADULTI. PARADISO

La nostra ultima notte l’abbiamo trascorsa ad Arad, una città fondata nel 1962 per popolare la zona, che si trova a 25 km dal Mar Morto. Lo so che può stonare in un viaggio così, ma abbiamo trovato un locale che faceva la pizza e le recensioni erano veramente ottime, infatti non posso che confermarvi che in questa piccola città a migliaia di km dall’Italia l’abbiamo trovata davvero fatta bene e super gustosa.


Come ultimo giorno, per raggiungere Tel Aviv siamo risaliti con le auto e fatto un “pit stop” nel Mar Morto. Una pausa di 2 ore e mezza esatte perché il caldo si è fatto bollente e insostenibile. L’esperienza del bagno nel Mar Morto va fatta…ecco magari non ad agosto alle 14 del pomeriggio…ammetto una forte stanchezza quindi non ho goduto a pieno dell’esperienza. L’acqua era incredibilmente densa, e galleggiare per qualche secondo è stato impressionante, ma se dal caldo sperate di trovare un po’ di refrigerio in acqua, non illudetevi, la temperatura anche nel Mare e altissima.

IL MAR MORTO. SI VEDE POCO MA LE PERSONE STANNO LETTERALMENTE GALLEGGIANDO NELL'ACQUA

IN BORSA MAI SENZA:
*L’ACQUA trattandosi di un viaggio ad agosto, mi raccomando portate sempre con voi dell’acqua, dei sali minerali da integrare.
*SALVIETTE IGIENIZZATE, CARTA IGIENICA UMIDIFICATA i bagni sono ahem.
*POWERBANK se fate un viaggio itinerante o escursioni per un giorno interno, il powerbank vi salva il telefono.
*CARTINE GEOGRAFICHE SCARICATE da Google maps scaricatevi le cartine, utilissime per strada e quando non avete copertura.
*LONELY PLANET la guida è ottima, da portare sempre con sé nonostante il suo peso non proprio leggerissimo, vi sa indicare non solo posti da visitare e dove mangiare (per quello c'è anche Tripadvisor), ma anche la storia di tutti i siti storici che vorrete visitare.


Spero che questo post vi sia piaciuto insieme a quello su Israele, se avete altre domande non esitate a scrivermi. È stato un viaggio incredibile, che straconsiglio da fare anche in famiglia.

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