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Tel Aviv e Gerusalemme: cosa vedere e mangiare

Se qualcuno nove mesi fa mi avesse detto che avrei viaggiato tra Israele e Giordania, probabilmente gli avrei risposto “ma tu sei fuori” e invece non solo ci sono stata, ma lo ricorderò come uno dei viaggi più belli e toccanti della mia vita.
Su Instagram sono stata molto attiva nel raccontarvi giorno per giorno cosa succedeva intorno a me, ma ho pensato fosse anche utile scriverne un post dettagliato per chi avesse intenzione di intraprendere un viaggio come il mio, e avesse bisogno di qualche dritta, perché nulla va lasciato al caso. Israele e Giordania sono dei territori visitabili, ma è necessario avere alcune informazioni e accortezze così da non rimanere sorpresi o anche delusi da qualcosa. Questa vacanza, ci tengo inoltre a dire, non è stata data in mano a nessuna agenzia, ma organizzata completamente da noi e dalla coppia di amici con i quali siamo andati.

VOLO AEREO
Abbiamo prenotato l’aereo intorno a febbraio/marzo, per agosto, con la compagnia israeliana El Al, tra le più sicure e ferree compagnie in base ai controlli di sicurezza. Quando siamo arrivati al check in (4 ore prima potrebbero sembrarvi troppe ma non lo sono) si viene sottoposti a un piccolo “interrogatorio” sul vostro viaggio: dove andrete, con chi, se conoscete qualcuno là, chi ha fatto le valigie, di chi è stata l’idea della vacanza. Domande che possono sembrarvi alquanto personali e invasive, ma è un semplice modo per cercare di carpire se state dicendo la verità o se state nascondendo qualcosa.
Vi invito a non fare del sarcarsmo, non perché non si possa fare, ma perché è tutto preso molto seriamente, e al termine del colloquio vi verrà consegnato un bigliettino che vi identifica con una lettera dell’alfabeto che segna se siete dei passeggeri sicuri o da tenere sott’occhio. Gli stessi controlli e domande vi verranno fatte anche al rientro, rigorosamente in inglese.
L’ITINERARIO
Avendo organizzato tutto da soli, una volta prenotato il volo, abbiamo iniziato a studiare come creare un itinerario per visitare i due stati. Avevamo bene in mente le principali città: Tel Aviv, Gerusalemme, il deserto Wadi Rum e Petra. Ci sarebbe piaciuto anche poter andare a Betlemme e Nazareth, ma sono terrotori palestinesi, e prendendo un’auto a noleggio israeliana in seguito, avremmo rischiato di non poter passare i controlli.
Nei mesi a seguire, documentandoci sempre, si è andato a formare pian piano il nostro viaggio che ha toccato diverse città in dieci giorni:
TEL AVIV 2 giorni
GERUSALEMME 3 giorni
WADI RUM 1 giorno
PETRA 1 giorno
AQABA 1 giorno
ELIAT / ARAD 1 giorno
Per poter passare da Israele alla Giordania, abbiamo deciso di scendere per tutto il paese e attraversare il confine a Eliat, ci sarebbe un altro passaggio, più breve, ma i controlli sarebbe stati molto più ferrei. Comunque la discesa in auto ha una durata di circa 4 ore.
PASSAPORTO, ASSICURAZIONE & ALTRO
È importante quando si viaggia in posti simili, fare un’assicurazione, noi abbiamo speso 30euro a testa, escluso bagagli e telefoni, ma ci sono diversi siti web che vi fanno dei preventivi in base alle vostre necessità.
Prima di partire consiglio anche di iscriversi sul sito della Farnesina, comunicando il vostro viaggio, per ragioni di sicurezza.
La patente di guida non necessita di cose particolari, potrete usare tranquillamente quella italiana. Al momento del noleggio, che vi invito a fare sempre prima di partire, potrete comunicare uno o più guidatori.
Il passaporto è da tenere sempre con voi. Giunti in Israele non vi verrà fatto il timbro, ma consegnato un VISTO che dovrete conservare con molta cura per tutta la vacanza, in Giordania invece il vostro passaporto verrà timbrato. 
Prima di partire attivare sempre tutte le carte di credito per l’estero, metodo più utilizzato per qualsiasi pagamento anche di piccola cifra.
Il WiFi funziona ovunque, ma se volete rimanere sempre connessi potrete acquistare senza problemi una simcard locale, 20euro per 20GB per un mese, varrà solo per Israele, non per la Giordania.
TEL AVIV
È una città giovane e frenetica, ce ne siamo accorti subito da come guidano e da come “clacsonano” in continuazione, a mezzo secondo dal semaforo verde. Siamo andati subito al mare, poco distante dal nostro appartamento e sono rimasta colpita dal fatto che alle 19:00 i bagnini suonassero un fischietto per dire che non avrebbero più controllato la spiaggia e quindi bisognava tutti uscire dall’acqua.
La prima sera ci siamo buttati sul primo ristorante visto per strada, il KAPISHUK ed è stato interessante perchè per fare spazio a noi il ristoratore ha fatto alzare altri commensali da un tavolo. A quel punto gli abbiamo detto "FAI TU" e questi sono i piatti che ci ha portato.



ABBIAMO INIZIATO COL CLASSICO: HUMMUS

SHAKSHUKA: a base di cipolla, aglio, pomodori, peperoni, pepe nero, spezie varie e uova

mio preferito BUREKAS: sono dei fagotti ripieni preparati con la pasta sfoglia. Al loro interno possono avere un ripieno di formaggio, patata, funghi e verdura.

Di Tel Aviv comunque va a mio parere visitata la parte vecchia, quella di Jaffa, che è stata anche porto per molti pellegrini ai tempi della Serenissima di Venezia quando ci si voleva recare a Gerusalemme. Di giorno è molto più d’effetto, grazie agli edifici con le pietre in vista. Un locale assolutamente da provare è THE OLD MAN & THE SEA. Questo ristorate offre un servizio curioso: appena seduti, si presentano una miriade di mini piatti con pita e limonata. Una volta terminato tutto, se riuscite ad avere ancora appetito, ordinando altri piatti dal menù questi antipasti non vi costeranno nulla, altrimenti pagherete circa 20euro a testa. Vi assicuro che anche se eravamo in sei, con tre maschi dallo stomaco di ferro, abbiamo faticato a finire tutto.
Non dimenticate mai di lasciare la mancia, che è già prestabilita al 10% di quello che voi spendete.
THE OLD MAN & THE SEA: questi erano solo gli antipasti.

GERUSALEMME
Questa città è stata per me una folgorazione, non so se bastino alcune righe per descrivervi la bellezza nel suo insieme. 
Abbiamo prenotato per il primo giorno un tour guidato nella città vecchia, è un ottimo sistema per iniziare ad orientarvi quando poi nei giorni seguenti sarete da soli, o accompagnati da una scorta armata come un gruppo di colombiani. Abbiamo toccato i principali punti, la zona armena, musulmana, cristiana ed ebraica visitando dall’alto il muro del pianto.
- Mercato delle spezie: il nostro primo approccio con questa città è avvenuta proprio qui, posto super affollato dove turisti e gente del luogo si mischiano tra loro acquistando frutta, verdura e spezie. I nostri amici hanno acquistato dei minicubetti di frutta da immergere per fare il tè e poi masticarli: divini.

questo frutto si chiama Red Dragon, io non lo conoscevo e mi sono scoperta ad amarlo.

- Cittadella di David: all’entrata dalla porta di Jaffa si trova la cittadella di David, che vi consiglio di visitare perché vi offre una vista dall’alto di Gerusalemme molto affascinante. Da lì potete accedere all’attraversamento delle mura che vi porterà ad ammirare il Monte degli Ulivi e a raggiungere l’accesso al Muro del Pianto.


- Santo Sepolcro: questo sarà il punto dove incrocerete più italiani, arrivati in pellegrinaggio con la parrocchia. L'entrata è libera, come ogni chiesa a Gerusalemme, consiglierei di andarci o la mattina presto o il tardo pomeriggio perchè i turisti si accalcano e potreste fare delle code interminabili. Si possono fare foto all'interno, ma non in tutti i punti. Mi raccomando come sempre, siate discreti.

- Muro del pianto: due sono le entrate per accedervi, rigorosamente attraverso i metal detector. Non nego sia molto più affascinante vedere gli ebrei ortodossi uomini con i loro abiti tradizionali rispetto alle donne, ma è stata un’esperienza molto toccante. 
IMPORTANTISSIMO: non si possono fare fotografie durante lo shabbat al muro e ai suoi fedeli, ci sono delle persone che vi controllano e vi invitano a mettere via fotocamere e telefoni.

tutte i bigliettini contenenti le preghiere dei fedeli, vengono raccolti due volte l'anno e sepolti nel Monte degli Ulivi.

- Monte degli Ulivi: visto il gran caldo e con due ragazzini con noi, abbiamo deciso di prendere un taxi che ci portasse più vicini possibile al Monte, poi siamo saliti di qualche centinaio di metri per raggiungere la vetta e ammirare il panorama e le sue 150.000 tombe. Il momento migliore però sarebbe arrivare verso il tramonto per godere dei colori che regala il sole su tutto il territorio.


- Spianata delle Moschee: importantissimo da sapere quando attraversate il ponte, l’unico punto di accesso per accedere per i non musulmani, si trova sotto al Muro del Pianto, che le donne devono essere vestite con pantaloni/gonne e maglie lunghe. Se ci tenete a fare delle foto di coppia, vi raccomando di non essere abbracciati, o per lo meno farle distanti dal personale sparso per la zona che si occupa proprio che i comportamenti e l’abbigliamento siano adeguati. Nell’eventualità arriviate impreparati, sarà loro premura offrirvi dei tessuti per coprirvi durante la visita.
da una parte gli ebrei, dall'altra i musulmani. È onestamente incredibile come questo muro sia così vicino nonostante la lontananza tra queste due religioni.



*Le temperature possono sembrare molto calde ad agosto, ma è una città particolarmente ventilata quindi la sera si necessita di un maglioncino o uno scialle.
*La leva militare in Israele è obbligatoria per uomini e donne, non meravigliatevi quindi se vedrete girare con assoluta nonchalance soldati armati di mitra, anche nei centri commerciali. Può spaventare all'inizio ma in realtà ci si fa l'abitudine.
*Shabbat. Ricordate che durante lo shabbat sarà tutto chiuso. TUTTO. Tram, locali, taxi, negozi si fermano per 24ore che ci siano turisti o meno. Se necessitate di un taxi dovrete prendere quelli musulmani o recarvi nella città vecchia nella parte cristiana per acquisti vari.
*I turisti vengono ignorati completamente dagli ebrei ortodossi, ne vedrete tantissimi sempre avanti e indietro tra casa e il Muro del Pianto. Per il resto nella città vecchia sono ben lieti di potervi vendere il mondo. Attenzione ai prezzi, dovrete contrattare spesso.
*PRESE ELETTRICHE: le prese per caricare i vostri dispositivi sono simili alle nostre, per sicurezza potete portarvi uno spinotto universale, noi non ne abbiamo comunque mai avuto bisogno, né in Israele né in Giordania.

SITI WEB UTILI
ALLOGGIO TEL AVIV: appartamento a pochi metri dal mare, ottimo
ALLOGGIO GERUSALEMME: il miglior alloggio della vacanza, immenso appartamento, perfetto per noi 6.
RENTALCARS: per il noleggio auto
SANDEMANS JERUSALEM TOUR: per fare il tuor della città, dura 2 ore circa

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